Mese: Dicembre 2016

The Ceramic Tales Picture Show

Pensieri Architettonici, di Stefano Olivieri e Paolo Demo, 2014 - Galleria Browning, Asolo (TV), a cura di Steve Bisson. Quando mi ritrovo a spiegare cosa faccio e perché lo sto facendo in questo modo, mi pare di stare in teatro. Ma non in un palco qualsiasi, bensì in una di quelle scene in cui tu parli davanti al telone mentre dietro le quinte stanno cambiando ancora una volta la scenografia. Improvvisamente ti fanno cenno che è tutto pronto, si alza il sipario e ti ritrovi in una scena diversa da quella che era in programma. Così cambi il copione, ma sei credibile se dici sempre e solo la verità. Che, intendiamoci, non è che la tua verità, perché il pubblico ti vuole bene e ti riconosce, ma non perdona se fai la cazzata di cambiare troppe volte il copione. Questa la metafora della mia vita a spiegare cose, 'che poi a saperle fare è lo stesso paio di maniche, se non fai non spieghi [...]
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In vento

In questi ultimi anni, di tutti i progetti, disegni e stradisegni che ho prodotto, ciò che ancor oggi mi convince di più sono sempre e solo quelle forme immaginarie, libere, svincolate da ogni dovere e marcatamente fuori scala che a fine serata mi trovo di fronte, appoggiate a un tavolo che da tempo è sempre lo stesso. Mi fermo a ragionare per un po', infine chiudo e vado a dormire, ma è già notte da un bel pò. Posso affermare quindi, con assoluta certezza, che proprio nei momenti in cui sono solo coi miei strumenti e un piccolo fascio di luce a illuminare poche cose, solo allora invento. Anzi, in-vento. Non che di giorno io non inventi, solo l'universo può immaginare cosa combina a mia mano quando penso. In-vento. Pull-Lovers - Stampi di produzione, Demo Ceramics 2016 Se ne va tutto con qualche vento, poi torna, intanto aspetto, mi invento qualcosa perché torni quel vento ma, come ho già detto, invento di notte [...]
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Se all’improvviso in un giorno d’inverno

Non tutti i giorni sono di vetro. Ci sono giorni forti, di polvere e di fango, di terra e di buon odore come l'inverno al ventuno di Dicembre. Se all'improvviso in un giorno d'inverno il sole non bussa ma entra da solo è perché sa che oggi bussare non serve, oggi nessuno ha paura. Non tutti i giorni sono impuri, ti basta guardare negli occhi un bimbo e rivedi te stesso. Sembra l'erba più chiara, mentre si sta piegando, non è morto ciò che tace, ora dorme. Demo Ceramics - Bassano del Grappa, 2016 Se all'improvviso in un giorno d'inverno ti capita d'innamorarti del silenzio tu taci, fai come se non ci fossero confini. Fai finta di avere tra le mani una materia nuova, fai il gioco di chi conduce il gioco pur sapendo di dover rischiare, dai il massimo senza dare tutto, sconfina ancora. Ieri sera ero insonne, durante la notte un'amica mi ha scritto che vorrebbe le disegnassi la felicità, allora la [...]
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Musica

La musica ha sempre giocato un ruolo fondamentale nel mio lavoro. Di formazione sono architetto, e l'architetto lo faccio ancora, "disegno case, disegno cose" mi piace dire, forse disegno più cose nell'arco di una settimana, di un mese, di un anno, ma compongo. La composizione racchiude e combina i fondamentali del comporre, le regole che puoi superare se - e solo se - le hai fatte tue - e se te la senti di farlo prima o poi, ovvio, con tutte le problematiche che la scelta comporta -, tutto ciò trova ordine in un vocabolario compositivo, mai statico e ferreo nella regola, ma sempre in evoluzione. Ma qualcosa di più profondo regola il carattere del segno, del disegno, del comporre una scala di spazi, come una scala di note, qualcosa che detta le regole a chi alle regole si appoggia come a colui che le può finalmente decostruire per poi ricostruire in altro modo. Si chiama armonia. L'armonia sarebbe qualcosa di [...]
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Le cose vogliono essere

Di quante cose ci si può innamorare in una vita? Una, dieci, nessuna forse? Ma le cose sono, le cose vogliono essere. Un piccolo disegno vuole essere una casa, che diventerà ceramica, e tornerà nel mondo dei disegni una volta datole il colore che lei stessa pretende. Allora ti chiederà di essere te stesso, vorrà che tu torni bambino, il tuo bambino di prima. La Casa Nuova - Markandré Fotografia Analogica per DEMO CERAMICS, 2016 Ora questa casa chiede di parlarti, perché adesso è tempo di essere simile a lei e tu sei quello che si è innamorato, non quell'altro, quello che "non è" più, colui che non esiste senza amore. Le cose vogliono essere, facciamocene una ragione, solo così potremo accettare il dono che ci offrono. Le cose non chiedono nient'altro che essere guardate, per la nostra felicità. Resisteranno così, negli anni a venire, alla forza dirompente del tempo, accudite dalle mani e dagli occhi di chi le ha volute e [...]
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Costruire

Capita che il cuore faccia da cassa di risonanza alla fatica. Capita che, affaticati ci si affacci ai sentimenti sperando in una musica di accompagnamento. Capita di finire immersi nei pensieri, tra le onde che formano le dita indicando un punto lontano, che si muove, sperando sia una stella. Poi scopri che sono solamente luci, tremolanti, di un aereo che passa, di un altro attimo che non sta fermo, ancora una cosa che non ti lascia pensare, che non ti lascia le braccia molli, e tu lo vorresti tanto. LA CASA NUOVA - Markandré Fotografia Analogica per Demo Ceramics, 2016Model Barbara Xu Capita che ti stanchi a ricostruire, allora dai una manata che ti sembra forte, e cade qualche pezzo colorato, di intonaci di un tempo, di vecchio che sa di calce e fragola, volevi di più, avresti voluto esser forte. Ricordi era estate, eri piccolo per dividere il reale dai desideri ma immaginavi tanto, immaginavi tutto. Giovanni - Markandré [...]
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