A colori
Se io potessi immaginare un mondo in bianco e nero sarei triste, ma mi piacciono i film di Bergman e la Berlino di Wenders. Nel dubbio penso <a colori> e ricordo bene quando ho imparato a riconoscerli. Rosso-sangue, giallo-sole, blu-cielo, verde-erba, bianco-luna e via così. Riconoscere il proprio colore ti salva un po' di anima e ti riporta a casa, ai suoi odori, ai suoni che la abitavano, senti i passi di tante stagioni che ti friggono ancora in testa. Così, se hai avuto primavere acide e improvvisamente nel Maggio più bello ti sei innamorato puoi vedere ancora la sua pelle bianca, sotto l'acacia che sapeva già di miele, tu e lei, in riva a un ruscello poco abitato, capelli lunghi e neri, ricci i suoi. Echoes, "Disco", finitura custom a smalto opaco In autunno poi ti fermi e vorresti salire sul bus per tornare a casa, cambiare le strade a com'erano prima, stringere un libro che ti costò ben [...]
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